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Grazie all’ingegnere Charles Kao, la fibra ottica è entrata nel mondo delle telecomunicazioni. Egli pensò di sfruttare la capacità della stessa di inviare impulsi luminosi per la trasmissione di informazioni. La composizione dei cavi in fibra ottica infatti  permette l’invio del segnale senza subire perdite anche sulle lunghe distanze. Caratteristiche e vantaggi della fibra ottica I cavi in fibra ottica sono formati da sottilissimi filamenti di vetro estremamente puro attraverso i quali passa la luce. Il capello in fibra è composto da: un cuore in vetro purissimo contenente silicio in alte percentuali, un mantello in vetro meno puro che guida ed argina la luce trasmessa nel cuore. Il tutto è rivestito da una guaina in plastica che protegge i vari filamenti dagli agenti esterni. All’interno dei cavi, transita il segnale: una serie di impulsi luminosi che si muovono lungo tutto il percorso del cavo grazie ad un sistema di specchi riflettenti. Le caratteristiche della fibra ottica ne consentono l’uso in molti campi: dalla medicina alla sicurezza fino alle telecomunicazioni. Quest’ultima, in particolare, può godere di numerosi vantaggi, quali: velocità, affidabilità ecosostenibilità. Il materiale che la compone è generalmente sintetizzato a partire dal silicio e non richiede l’estrazione in miniera con tecnologie obsolete ed inquinanti. Le dimensioni ridotte dei cavi ne permettono la posa attraverso l’utilizzo di tecniche che riducono al minimo gli interventi di scavo e le esalazioni in atmosfera. La fibra ottica è stata progettata per non diventare obsoleta man mano che il progresso tecnologico avanza. I cavi, infatti, sono strutturati in modo da garantire sempre prestazioni efficienti anche con l’aumento della richiesta di banda. Tutti gli elementi della rete, inclusi gli armadi stradali, sono passivi, cioè non richiedono alimentazione elettrica. Grazie a questa caratteristica, è possibile ridurre al minimo i consumi. I cavi in fibra ottica possono essere posati anche in prossimità di cavi elettrici senza alcun rischio. Questo rende possibile l’utilizzo di infrastrutture già esistenti per il cablaggio di rete, riducendo ancora di più gli interventi sul territorio. Fibra ottica in Italia, la situazione rispetto agli altri Paesi La Fibra ottica in Italia non è ancora così diffusa come accade per altri Paesi europei. Le connessioni che hanno la qualità più alta, che quindi arrivano a superare i 100 Megabit e un Gigabit, coprono ancora solo il 30% degli Italiani, contro quella che è la media europea pari al 44 %. Le previsioni per il futuro sono di un adeguamento a medio e lungo termine. Secondo le indicazioni di Infratel alla fine dello scorso anno il 66,6 % degli Italiani era raggiunto da almeno 30 Mbps ed il 20,3% arrivava ad almeno 100 Mbps. L’operatività delle nuove reti, che sono state costituite con fondi pubblici, sarà effettiva almeno nel 2022. Coloro che oggi non hanno ancora a disposizione la banda larga, non arrivando neppure ai 30 Megabit, dovranno attendere il prossimo anno per riuscire a vedere un incremento rilevante della velocità della propria connessione. E’ necessario non solo un adeguamento delle infrastrutture, ma anche di tutti i processi che si accompagnano alla costituzione di nuove reti legate alla fibra ottica.

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